

JALUCOMPLEX 2 – Medium
Acido Ialuronico Lineare 1,5%
Biorevitalizzante e mediamente riempitivo
AREE DA TRATTARE
Viso, collo e decolletè e zone a discrezione del medico.
CONFEZIONE
1 Siringa da 1,5 ml con 2 aghi monouso
INDICAZIONI DI UTILIZZO
Cute poco tonica, lassità del viso, pelle media età
DESCRIZIONE PRODOTTO
Prodotto sterile e monouso che appartiene al mondo della biorevitalizzazione del viso: si tratta di un acido ialuronico ad altissimo peso molecolare (3.200.000 Kda – valore medio) che viene utilizzato per rinfrescare il viso, distendere e riempire i piccoli solchi e, soprattutto, ridare turgidità e morbidezza ai contorni del volto.
L’acido ialuronico è una molecola che è presente naturalmente nel nostro corpo e viene prodotta dai fibroblasti, cellule che hanno l’obiettivo di idratare i tessuti, dando loro turgore e plasticità.
Con il passare del tempo la quantità di acido ialuronico presente nell’organismo tende a diminuire: da qui l’invecchiamento della pelle con la comparsa delle rughe e la perdita di elasticità dei tessuti, come quelli delle articolazioni.
L’acido ialuronico assorbe acqua, la trattiene e la rilascia in base al fabbisogno dell’organismo e dunque mantiene la giusta idratazione e umidità dei tessuti. Non solo: questa molecola lubrifica le articolazioni e assorbe gli urti al loro interno.
Questo trattamento è anche ideale per preparare al meglio la pelle del viso ad altri trattamenti di medicina estetica.
Prodotto ad uso medico professionale, non vendibile all’utente privato.

FAQ
Bioformula offre il prodotto a 3 differenti concentrazioni, 1% – 1,5% – 2 % nelle versioni, rispettivamente, Light-Medium-Strong
L’acido ialuronico ad alto peso molecolare agisce in superficie garantendo una efficace idratazione e ha un’azione filmogena legandosi allo strato corneo con effetto tensore e protettivo.
Dal punto di vista chimico l’acido ialuronico viene classificato come un glicosaminoglicano.
La molecola è infatti formata dal ripetersi di lunghe sequenze di due zuccheri semplici, l’acido glicuronico e la N-acetilglucosamina.
Queste sostanze sono entrambe cariche negativamente e quando si uniscono tra loro la forte repulsione dà origine ad una molecola lineare, flessibile ed estremamente polare. La grande solubilità in ambiente acquoso è importante per garantire l’idratazione dei tessuti proteggendoli al tempo stesso da tensioni e sollecitazioni eccessive.
Allo stesso tempo l’elevata affinità con altre molecole di acido ialuronico e con gli altri componenti della matrice extracellulare consente la formazione di una fitta ed intricata rete ad elevato peso molecolare. La sua capacità di legare acqua ed altre sostanze da infatti origine a gel protettivi, particolarmente utili per la cute.
Stimolando la formazione di collagene e tessuto connettivo l’acido ialuronico protegge l’organismo da virus e batteri, aumenta la plasticità dei tessuti e garantisce l’ottimale idratazione cutanea.
L’acido ialuronico è un componente fondamentale del derma.
Grazie alle sue proprietà conferisce alla pelle le classiche caratteristiche di elasticità e morbidezza.
La sua concentrazione all’interno del tessuto connettivo cutaneo tende tuttavia a diminuire con l’avanzare dell’età.
Se da un lato questo costante e considerevole decremento è tra i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo dall’altro l’utilizzo di acido ialuronico presente consente di riattivare le pelli mature stimolando la funzionalità cellulare e donando alla pelle la compattezza e la lucidità perduta.
La scelta delle materie prime è per noi un passaggio fondamentale per poter avere degli alti standard di qualità: utilizziamo solo materie prime efficaci e certificate in modo da dare un prodotto che ottimizzi i risultati minimizzando le problematiche sul paziente.
CONSIGLI SULLA SALUTE
A differenza del fisiologico processo di invecchiamento cronologico della pelle, evidentemente predeterminato da una specifica predisposizione genetica, il photoaging dipende strettamente dal grado di esposizione alla luce solare e alle radiazioni UV in generale.
Infatti, gli individui che geograficamente o che per esigenze lavorative presentano una storia di esposizione intensa al sole, aggravata magari da una pelle chiara ed un fototipo a rischio, rappresentano i candidati ideali per le gravi conseguenze del photoaging.
Al contrario della classica scottatura, i cui segni e sintomi – seppur apparentemente gravi nell’immediato – si esauriscono in poco tempo, i danni indotti dalla cronica esposizione al sole appaiono spesso subdoli, sottoponendo la pelle nella sua interezza a processi degenerativi cronici.
Prevenzione che può essere intesa in modi diversi e che fortunatamente può avvalersi di strumenti utili ed efficaci.
In primis lo stile di vita e il rispetto di alcune semplici norme come:
- evitare l’esposizione prolungata alla luce solare, soprattutto nel ore più calde;
- proteggere la cute con filtri per le radiazioni ultraviolette;
- ridurre il carico di pro-ossidanti esogeni come fumo di sigaretta, dieta disequilibrata, superalcolici etc;
- seguire una dieta ricca in antiossidanti come frutta e verdure,
rappresentano il punto di partenza di qualsiasi strategia preventiva.
A rafforzare l’efficacia dei suddetti metodi, soprattutto nei periodi a maggior rischio, possono intervenire una serie di integratori e cosmetici in grado di supportare le difese antiossidanti cutanee.
In tal senso antiossidanti come la Vitamina C, la Vitamina E, il Resveratrolo, l’acido alfa lipoico, lo zinco o il Selenio potrebbero contribuire alla protezione cutanea nei confronti delle radiazioni ultraviolette e dei danni indotti dalle specie reattive dell’ossigeno.
Contestualmente, l’uso di acidi grassi polinsaturi, collagene e glicosamminoglicani come l’acido ialuronico potrebbe contribuire a ristrutturare il derma, conferendo alla pelle la sua lucentezza e turgidità originale, e riducendo i tipici inestetismi associati all’invecchiamento cutaneo per una cute sana ed esteticamente apprezzabile.
E’ fondamentale seguire delle regole di buon senso per una corretta esposizione solare e nello specifico raccomandiamo:
Evitare di scottarsi. Sembra banale ma è la regola principale: le ustioni solari sono da tempo un noto fattore di rischio di tumori della pelle, per questo bisogna evitare di scottarsi.
Prendere piccole dosi di sole per volta.
Per abbronzarsi senza scottarsi è necessario esporsi al sole gradualmente. Non c’è una “tabella di marcia” valida per tutti, perché dipende dal tipo di pelle più o meno scura, dalla latitudine del luogo di vacanza, dall’orario in cui ci si espone, ma ciascuno di noi, anche in base alle esperienze passate, conosce in linea di massima la propria soglia di tolleranza.
Applicare sempre una protezione solare.
Crema, gel, latte, spray: ognuno può scegliere la formulazione che più gli piace, l’importante è mettere sempre il solare ogni volta che ci si espone al sole.
Spalmare la crema in modo uniforme su tutto il corpo
Chissà perché ci si dimentica sempre di certe zone, che invece sono esposte come e più di altre: dorso delle mani, orecchie, collo, naso e soprattutto dorso dei piedi, che spesso viene tralasciato con la scusa che si sporca subito di sabbia. E invece, ricevendo il sole quasi sempre perpendicolarmente, è una delle zona maggiormente foto esposte e quindi più a rischio scottature.
Scegliere un solare con filtri UVA e UVB
Verifichiamolo in etichetta, anche se ormai le normative europee prevedono che le creme solari debbano avere protezione contro entrambi i tipi di UV, visto che si è accertato che sia UVA che UVB sono in grado di provocare scottature e tumori della pelle.
Riapplicare la crema ogni 2 ore
Sbagliatissimo mettere la crema appena scese in spiaggia e poi credere di essere a posto per tutto il giorno. Il solare va
Scegliere un fattore di protezione almeno medio
Chi ha la pelle molto chiara dovrà scegliere una protezione alta o molto alta (50+), chi ha la pelle più mediterranea potrà orientarsi su una protezione media, ma non bisognerà mai abbassare troppo la guardia!
Puntare ad ottenere una tintarella “realistica”
Le pelli chiare hanno geneticamente una minore capacità di produrre melanina rispetto alle pelli scure, per questo è inutile accanirsi a stare sotto il sole per ore nell’illusione di diventare nere: l’unico risultato sarebbe quello di scottarsi e procurarsi danni alla pelle.
Adottare anche altri accorgimenti per proteggersi
Oltre alla crema, sempre indispensabile, ci sono altri sistemi che offrono una protezione efficace dal sole: magliette, camicioni, occhiali, berretto, cappello di paglia e… una bella pineta!
Non fidarsi troppo dell’ombrellone…
Il tessuto dell’ombrellone in parte protegge dal sole, ma non completamente, in più c’è sempre la sabbia che riflette i raggi UV. Morale: se si resta sotto l’ombrellone tutto il giorno senza protezione, si rischia di scottarsi ugualmente.
…E neanche delle nuvole Anche se la giornata è un po’ nuvolosa, sia i raggi UVA che gli UVB passano ugualmente. Certo, dei nuvoloni fitti e scuri proteggono di più, ma con certe condizioni atmosferiche difficilmente staremo al mare!
Scegliere gli orari (quasi) giusti
Sicuramente il sole scotta di più ed è più dannoso nelle ore centrali della giornata, ma questo non significa ad esempio che chi ha la pelle scura o è già abbronzato si può esporre a volontà all’ora di pranzo o che chi ha la pelle chiara può stare al sole quanto gli pare dopo le 17 senza bisogno di protezione. E’ sempre il buon senso che deve guidarci!
Asciugarsi
L’effetto specchio delle goccioline favorisce i colpi di sole e riduce l’efficacia dei prodotti di protezione anche se resistenti all’acqua e può favorire le scottature e la disidratazione. Quindi è bene asciugarsi accuratamente dopo ogni bagno per avere un’abbronzatura senza fastidi.
Al termine della giornata
Fate una doccia con acqua dolce per rimuovere le tracce di sale marino (o di cloro se siete stati in piscina). Concludete con il doposole: dopo l’esposizione la pelle deve essere sempre idratata perché si mantenga elastica e conservi più a lungo l’abbronzatura.
Attenzione alla dieta
Non trascuriamo i consigli nutrizionali per un’abbronzatura al top.
Alimenti ricchi di vitamine sono in grado di fornire alla pelle la giusta idratazione: le vitamine C (peperoni, agrumi e kiwi), E (uova e broccoli), A- beta-carotene (vegetali a polpa rossa o gialla, carote), che conferisce all’abbronzatura un colore più dorato..
Bere molta acqua e spesso. Il sole disidrata in profondità il nostro corpo.
Consigli: attenzione alle persone anziane, che hanno una sensazione di sete ridotta, ed ai bambini piccoli, che hanno più bisogno d’acqua ed una meno efficace regolazione della temperatura del corpo.